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Fase 2: le FAQ dell’avvocato Azzeccagarbugli

Oggi Palazzo Chigi ha sfondato il muro del grottesco con le FAQ sulle persone che, da lunedì, sarà possibile incontrare. Gli amici no, perché secondo il governo non sono stabili legami affettivi (i miei, comunque, lo sono). I parenti si, ma sino al sesto grado. Gli affini sino al quarto. Si può uscire dal proprio domicilio per andare a lavoro, per ragioni di necessità o svolgere attività motoria all’aperto ma le passeggiate sono ammesse solo se strettamente necessarie a realizzare uno spostamento giustificato.

E’ scivolata la frizione agli uffici di Giuseppe Conte, ricoprendo di ridicolo un Paese che davvero non merita tanto dilettantismo, improvvisazione, pressappochismo, superficialità. Il governo sta insultando la ragione di milioni di persone che con senso di responsabilità, per due mesi, hanno rispettato restrizioni tanto dure quanto necessarie per contenere la pandemia. L’Italia oggi è una babele: regioni e città emanano disposizioni in contrasto tra loro e con le norme nazionali. Viene il sospetto che la supercazzola delle FAQ sia stata studiata per consentire a tutti di fare tutto senza che nessuno si assuma direttamente la responsabilità di averlo detto o scritto. Un gigantesco scaricabarile.

Come fa il presidente del Consiglio a parlare di semplificazione e sburocratizzazione se con i suoi decreti ha creato un groviglio di prescrizioni tanto inutili quando contraddittorie, tanto ridicole quanto inapplicabili? E’ offensivo anche nei confronti delle forze dell’ordine, chiamate a far rispettare regole incerte e ambigue. Ricordiamo infatti che per motivi di privacy nell’autocertificazione non dovrà essere indicato il nome del congiuto o dell’affine. Sarebbe tutta da ridere se non fosse una cosa seria, se milioni di cittadini non aspettassero da un mese il decreto liquidità, che è stato annunciato a marzo, si chiama aprile e forse arriverà a maggio.

Un intero paese che sbeffeggia da settimane i propri governanti dovrebbe essere un campanello di allarme chiaro. Nessuno discute la necessità di confermare le raccomandazioni degli esperti sulle precauzioni da tenere. Non può essere e non sarà un liberi tutti. Gli italiani lo hanno capito e rispetteranno le regole, nonostante la confusione creata dal governo. Nonostante le FAQ da avvocato azzeccagarbugli prodotte da Palazzo Chigi.

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