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Il MES, il PD, il M5S e il Governo dell’Italia

Solo una politica fondata sui ricatti reciproci, dentro la stessa maggioranza intendo dire, e sulla dipendenza quasi fisica dal bisogno di propaganda permanente può scatenare un confronto così assurdo, su uno strumento finanziario come il MES, quale quello tra il PD, Conte e i 5S.

Io non sono un fan del MES. Vorrei che il mio Paese non avesse mai bisogno di indebitarsi per risolvere i suoi problemi. Soprattutto perché la spesa pubblica già assorbe metà della ricchezza prodotta e il debito presente è una tassa futura, ma mentre nel privato i figli possono rinunciare all’eredità passiva dei padri, ai debiti dello Stato di oggi le generazioni future non possono rinunciare. Tutto ciò che il Governo sta finanziando è fatto indebitandosi emettendo BOT, BTP, ecc. a tassi molto più alti del MES.
Debito per debito, tanto vale usare quello che costa meno.

Ciò che é inaccettabile è agitare continuamente lo spauracchio del rischio di cambiamento delle regole “in corsa”, del ripristino delle condizionalita’ pensate per gli interventi a favore dei Paesi in default e ciò perché le condizioni le può solo attivare o la Commissione Europea – che ha già scritto che non le attiverà – o i Governi che siedono nel Consiglio, dove l’Italia ha “il diritto di veto” avendo sottoscritto più del 15% del capitale del MES. Quindi non c’è alcun rischio di subire condizioni e cambiamenti che metterebbero in difficoltà l’Italia.

Questo squallido giochetto politico, col quale il M5S tiene in scacco il PD, facendo sponda con la Lega, per non smentire le minacce antieuropieiste del Conte I (con dirti patti sono duri a morire…), deve finire! Che il Parlamento finalmente voti e faccia chiarezza una volta per tutte tra chi fa propaganda e chi vuole usare tutti gli strumenti nazionali ed europei per dare un futuro a questo Paese.

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