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Quando più arti si incontrano: Novena Itinerante a San Nicolò l’Arena

La rassegna catanese Zampognarea ritorna con la sua diciottesima edizione (1° dicembre – 7 gennaio) all’insegna di concerti e mostre dedicate alla zampogna e alle cornamuse. Parte di ItaliaFestival, si pone l’obiettivo di portare la musica nelle periferie e mostrare agli spettatori lo splendore architettonico delle chiese sparse per la città di Catania.

L’evento, che non poteva assolutamente mancare nella rassegna dicembrina, è la riuscita novena itinerante “Natus Est” nella chiesa di San Nicolò l’Arena, giorno 8 dicembre, eseguita da Franco Barbanera (zampogna, cornamusa e flauti), Roberto Catalano (voce e plettri), Maurizio Cuzzocrea (voce, chitarre, pipita e percussioni), Vincenzo Cuzzocrea (fisarmonica e organetto) e Vittorio Ugo Vicari (voce e chitarre).

Per novena si intende una preghiera non ufficiale che fa parte della tradizione popolare e risale al 1720, quando fu eseguita per la prima volta in una casa di missionari di Torino nella Chiesa dell’Immacolata. Normalmente viene eseguita ogni giorno nei nove giorni che precedono la nascita di Gesù, dal 16 al 24 dicembre, per preparare spiritualmente il credente al suo arrivo e supplicarne la venuta. “Natus Est”, titolo della novena, “nasce dalla rilettura della tradizione musicale legata al Natale, nel repertorio orale siciliano e dell’Italia meridionale, partendo dai canti narrativi della Novena natalizia e da quelli paraliturgici” scrivono gli organizzatori. Il concerto, quindi, offre una rivisitazione della tradizione musicale natalizia italiana grazie agli strumenti e alla potenza della semplice voce, con l’intento di portare all’attenzione del pubblico la tradizione popolare del nostro Paese.

Centrale in questo evento è anche l’aspetto itinerante che si lega al secondo obiettivo della rassegna: lasciare che gli spettatori scoprano o riscoprano pezzi di architettura catanese mentre assistono ad un concerto. Lo spettatore segue gli artisti che si spostano all’interno del sito, accompagnandoli con la musica e la voce nella scoperta di un luogo storico e culturale. Nel caso di giorno 8 dicembre, il luogo scelto è stato la Chiesa San Nicolò l’Arena: chiesa a croce latina d’ispirazione barocca e neoclassica, fu costruita dopo l’eruzione del 1669 ed è la più alta e grande della Sicilia. Possiede numerose opere artistiche all’interno, come le varie tele nelle campate, i ricchi marmi usati per i manufatti e le cappelle, o il prezioso organo da 2.378 canne costruito da Donato del Piano.

Quando più arti si incontrano – musica, architettura, pittura e artigianato – non può che presentarsi quella sopraffazione positiva, uditiva e visiva, che solo la creatività e il genio degli artisti possono creare. Il singolo evento, ma in realtà l’intera rassegna, dà così la possibilità di godere della rilettura della nostra tradizione popolare e visitare un luogo sacro, riavvicinando i cittadini all’arte e abituandoli a circondarsene.

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