Quest’anno, per la gioia e la commozione di tutti, la Santuzza è tornata per le vie della Sua città, tra i Suoi devoti, ed è stata una felicità immensa. Sono certa che tutti noi abbiamo desiderato ardentemente esserci, ma sono altresì certa che difficilmente dimenticheremo le immagini della “festa che non c’è stata” e di contro dell’amore che dura.
Questo raccontano le immagini qui proposte, realizzate dai soci dell’Acaf (Associazione Catanese Amatori Fotografia) tra il febbraio 2021 e il febbraio 2022, ovvero in piena pandemia, quando le restrizioni per Covid hanno indotto a cancellare gli eventi come la festa di Sant’Agata e non solo. Le immagini raccontano del devoto catanese che “mantiene il bacio” (M. Recalcati “Mantieni il bacio – Lezioni brevi sull’amore”, Feltrinelli).
Perché in quei momenti bui in cui il futuro era un’incognita tutt’altro che luminosa, nei giorni dal 3 al 5 febbraio, il devoto catanese era lì; era nei luoghi della festa sebbene non ci fosse; era davanti ai cancelli chiusi della Cattedrale a pregare e lasciare in dono il fazzoletto; era presso gli altarini votivi con un piccolo cero; era nelle chiese ad omaggiare una candelora immobile; era lì con la sua giovanissima età, a volte, e un sorriso carico di speranza.
Il devoto catanese allora “manteneva il bacio”, ovvero dava prova del suo amore per la Santuzza, un amore che parla attraverso la sfida del tempo, io ci sarò qualunque cosa accada, e attraverso la cura del gesto d’amore, indosserò il saio, accenderò un cero, ti aspetterò dietro i cancelli serrati della Tua dimora.
Ed è così che ognuno di noi fotografando la “festa che non c’è”, non ha potuto fare a meno di raccontare piuttosto la festa che nonostante tutto si è manifestata attraverso la devozione incrollabile, la speranza, l’amore che dura. E da qui vogliamo ricominciare.
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Sant’Agata- la festa che non c’è