Corrado Sfogli riempiva la scena, perché si può essere al centro del palco senza essere una primadonna o un front-man, ma guidando e quasi sorvegliando, sorridendo, il gruppo che più di ogni altro ha segnato la scena della musica folk e world italiana: la Nuova Compagnia di Canto Popolare. ”Corradosfogliefaustavetere” come un nome e una persona sola, perché per tutti gli appassionati ascoltatori della Nccp, la cui musica è difficile definire e ricondurre in un genere solo, non c’è modo di pensare in modo separato due straordinari protagonisti della scena musicale italiana, soprattutto dopo aver avuto il piacere di coglierne la gioventù al di là del tempo, e la leggiadria con cui hanno sempre rappresentato un punto di riferimento per chi si è avvicinato al mondo del folk italiano, da musicista o da semplice ascoltatore.
Entrato nella Nccp nel 1976, Corrado Sfogli ha attraversato la difficile stagione in cui il folk non trovava più posto nelle programmazioni musicali nazionali, ma con la band campana non ha mai smesso di partecipare a festival nazionali e internazionali e ripensare ruolo e stile della band campana. Contaminando la tradizione napoletana e dell’Italia meridionale con gli stili musicali di altri territori, la Nccp è diventata alfiere della world music in Italia, senza il timore di portare la propria piena autenticità anche sul palco del Festival di Sanremo, dove vince il Premio della Critica con la canzone Pe’ dispietto nel 1992.
Possiamo definire l’opera discografica della Nccp una grande enciclopedia, utile a raccontare la storia della musica folk e world in Italia. Ancor di più consigliandone l’uso come libro di testo per chi si avvicina, spesso con una superficiale restituzione in pubblico, alla musica che fa riferimento alla tradizione popolare dell’Italia del Sud.
Da tempo malato, il recente lavoro discografico della Nccp curato da Sfogli e appena uscito, è da leggere come un ultimo messaggio; un testamento musicale e un richiamo al deposito antico della tradizione napoletana, nel quale trovare rifugio e ispirazione per lasciare che la nostra esperienza venga attraversata dalla musica.
Oltre le grandi collaborazioni e la composizione di brani e colonne sonore, di Corrado Sfogli ricorderemo sempre la capacità di mantenere in vita, e sempre giovane, quell’ispirazione musicale che consente alla musica che nasce dalla tradizione orale e dal folklore di essere sempre contemporanea, perché viva insieme agli uomini che ne costruiscono la storia.