Scrivevo diari, tanti diari che avendo seguito la mia evoluzione dall’infanzia all’adolescenza alla gioventù, si presentavano molto variegati, tranne nella prima pagina, quella d’inizio d’anno. Lì il copione, con le variabili legate al lessico alla sintassi allo stile alla scrittura, è identico nella sostanza: vertigine di fronte a tutti quei fogli bianchi che avrei riempito di un futuro sconosciuto e imprevedibile; rimpianto appena accennato, il passato essendo ancora allora limitato,…