«Alla sua rivista e al suo direttore non concedo interviste». Comiso, un vago Novecento. Luogo della conversazione, il salotto dello scrittore Gesualdo Bufalino. Inutile reiterare l’invito. L’autore di “Argo il cieco”, dispiegando il palmo della mano, oppose un divieto risoluto, rifiutando financo l’aggancio oculare. Il volto dai tratti puntuti, si irrigidì, fino a rivelare un ossuto profilo di airone. «La prego di non insistere». Lo scrittore premio Strega, certificò così…