Abituati, come siamo, ai tempi della giustizia italiana e ai rinvii di udienza per errori e difetti nelle notifiche, la notizia dell’avvio del processo ad Aleksej Navalnyi si pone all’estremo opposto della agognata semplificazione burocratica e della sempre richiesta migliore efficienza della giustizia italiana. Da agosto in Germania, dopo il coma per avvelenamento, Navalnyi è stato arrestato al suo rientro in Russia. Arresto preannunciato, perché già “promesso” nell’assurda idiozia burocratica…