IMMUNI è l’App scelta dal Governo per la gestione del contact tracing nella fase 2 dell’emergenza coronavirus. E’ realizzata dall’italiana Bending Spoons, il primo sviluppatore di App per sistemi iOS d’Europa. Al momento l’App è ancora in fase di sviluppo e sono poche le informazioni disponibili. Sarà inizialmente sperimentata in alcune regioni pilota (oltre che, a quanto sembra, nelle sedi di Maranello e Modena della Ferrari, nell’ambito del progetto Back on Track), per poi essere adottata a livello nazionale.
IMMUNI ha due funzionalità principali, il tracciamento dei contatti e il diario clinico dell’utente. Il tracciamento dei contatti avviene tramite Bluetooth. L’App è in grado di individuare altri dispositivi con l’App installata qualora questi dovessero trovarsi nel raggio di un metro e per un tempo ritenuto sufficiente alla trasmissione del virus. Verrà creato un registro crittografato (che non viene trasmesso a nessuno) e se un utente dovesse risultare positivo per COVID19, riceverà un codice dall’Autorità sanitaria tramite il quale potrà avvisare tutti gli utenti venuti in contatto con lui, e individuati tramite il registro crittografato. Nessuno altro sarebbe al corrente della notifica al di fuori degli utenti. Grazie a queste caratteristiche, l’app è conforme al modello europeo definito dal consorzio PEPP-PT (Pan-European Privacy-Preserving Proximity Tracing) ed al GDPR (Regolamento Generale sulla Protezione dei Dati) ed è quindi in regola dal punto di vista della privacy degli utenti, in quanto, nessun dato sulla localizzazione o informazione personale verrà memorizzato, né potrà essere visualizzato da altri.
La seconda funzionalità di IMMUNI consiste in un diario clinico disegnato con la collaborazione del centro medico Santagostino di Milano, dove vengono registrate tutte le informazioni più rilevanti del singolo utente (sesso, età, malattie pregresse, assunzione di farmaci), che dovrebbe essere aggiornato quotidianamente con eventuali sintomi e cambiamenti sullo stato di salute.
E’ importante sottolineare che IMMUNI è un App su base volontaria, che avrà un impatto sulla diffusione del virus solo se sarà adottato da almeno il 60% della popolazione. Inoltre, la soluzione tecnologica non può prescindere dagli ulteriori due elementi di cui è composto l’ormai noto assioma delle “tre T”, composto da Testing, Tracing, Treating. Il che significa che la tecnologia deve trovare il proprio complemento in un sistema in grado di effettuare controlli, tramite tamponi, per individuare i positivi, nonché di isolare i casi meno gravi, per i quali l’assistenza sanitaria potrà avvenire anche a distanza.Considerando che IMMUNI non lede il diritto alla privacy, installare l’App contribuirebbe sicuramente ad una gestione migliore della Fase 2.