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Tutti contro tutti

Alzi la mano chi ha capito qualcosa. La parte sanitaria la lasciamo a chi in sanità ci lavora, compreso chi fa ricerca, per il resto siamo in balìa dell’ informazione schizofrenica. Partendo dal lontano gennaio quando tutti eravamo ancora tranquilli perché “tanto il virus dalla Cina non arriva” dicevano, poi è arrivato “ma è una banale influenza” e sappiamo come sono andate le cose. Oggi ci dicono “tranquilli il virus sta perdendo forza” a no “a giugno, massimo ottobre, arriva la seconda ondata, e sarà tremenda”.

Da due mesi siamo bombardati da informazioni, e più sono più ci confondono. Virologi che si smentiscono tra di loro, governo che sforna Dpcm che poi saranno stracciati dalle regioni, comuni che litigano con le regioni. Ognuno vuole fare come gli pare. E noi cittadini che dobbiamo fare? Mettetevi le mascherine quando uscite, no per strada non servono, però forse si è meglio, così se incrociate qualcuno non dovete buttarvi in mezzo alla strada per cambiare marciapiede. Ma non si è detto che per infettarsi bisogno interagire almeno per 15 minuti? E i guanti? Fondamentali usateli, ma no sono poco igienici, meglio un gel e lavarsi spesso le mani. Le distanze? Un metro per parlare con gli altri, però se mentre parla gli scappa uno starnuto scappate e restate a due metri di distanza. Facciamo un metro e mezzo e non se ne parla più?

Che bello con la fase 2 posso finalmente fare una passeggiata, e no se esci è per fare attività motoria, quindi corri non passeggiare, o per andare a fare la spesa, e andare a trovare i congiunti. Ciao zia Iside, ti voglio tanto bene, ma la zia di ottavo grado non apre la porta. Allora porto i bambini al parco, e ma le aree giochi sono chiuse, e non puoi giocare a palla nel prato, le attività  ludiche sono vietate. Quindi esci, corri dando i calci al pallone e arrivi al parco, ma non ti fermare, continua a correre con la palla, quando sei stanco torni a casa. Prima di tornare fermati a prendere un caffè, sempre di corsa e con la palla però, il barista te lo lancia come se fossi in piena maratona, non puoi sostare fuori dal negozio. A se volete tagliarvi i capelli andate in Trentino Alto Adige, là i parrucchieri aprono l’11.

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