Pensate un po’, diletti miei lettori,
se questo 2 di giugno, all’improvviso
invece del buon Sergio Mattarella
spuntasse fuori un di quei Savoia
e qui non è questione di rancori,
ma fortunatamente abbiam reciso
il filo che legò l’Italia bella
a quella dinastia priva di gloria.
E cosa potri dir, io calabrese,
erede di Pelaggi e di Ciardullo?
che con i re non serve la pistola
ma un lapis, che col suo potere emana
profum di libertà nel Belpaese,
che scaccia via il vile re fasullo
così possiam gridare a squarciagola:
“Evviva la Repubblica Italiana!”