Oggi è la giornata del positivo che non contagia, ieri era quella del salmone infetto e domani sarà, forse, quella dell’aspirina come cura al Covid-19. Se nella fase uno eravamo tutti impegnati all’ascolto dei numeri sui contagi, sui tamponi fatti, sulla produzione di mascherine e i posti sulle terapie intensive, finita la fase dell’emergenza, almeno si spera, è iniziata quella della circolazione di mille notizie sulla pandemia smentite i giorni successivi da altre mille notizie.
Vi ricordate quando ci facevano entrare nei supermercati muniti di quei guantini fastidiosi che si appiccicavano alle etichette adesive di frutta e verdura? Dopo due mesi di ‘torture’ e ore per aprire i sacchetti, ci hanno detto che non servono più, anzi sono pericolosi per il contagio, meglio lavarci bene le mani e inzupparle nei flaconi di Amuchina. Vi ricordate quando ci dicevano di quanto fossero pericolosi gli ‘asintomatici’, i positivi al virus ma che non avevano sintomi evidenti? Ecco da oggi non sono più un problema. Più si usciva dalla fase critica, più iniziavano a circolare notizie abbastanza strambe sulla diffusione e sui possibili modi di contagio.
Per non parlare delle direttive uscite dalle menti di esperti e task force nominate dal governo: si può andare al mare, fare il bagno ma non sputare nell’acqua; si può andare a ballare ma mantenendo la canonica distanza, niente balli di coppia, quelli fateveli a casa. Finalmente si possono riprendere gli sport di gruppo e contatto, ma per le partite di calcetto dovete ancora aspettare qualche giorno. Sono riprese anche le partite di calcio, con gli stadi vuoti, ma se la vostra squadra del cuore vince potete festeggiare in strada, abbracciarvi con gli sconosciuti e sparare fuochi d’artificio manco fosso Capodanno. In che fase siamo? Di sicuro abbiamo archiviato la uno, ma non si sa se questa sia la fine della due, l’inizio della tre o siamo direttamente passati alla ‘ fuori fase’.