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La distanza del paese reale

Nella stessa nostra Italia, Salvatore (chi sarà mai costui?) e il Presidente del Senato hanno necessità di spostarsi in sicurezza. Salvatore è ultranovantenne. Sua moglie Luisa è inferma. Riesce difficile l’assistenza in casa e pertanto si fa necessario il ricovero in una struttura. In quelle vicine non c’è posto. Occorre cercare altrove.

Salvatore sarebbe disposto a sistemarsi accanto alla moglie, ma ha un problema serio: non riesce, in nessun caso, a trascorrere 24 ore di fila senza vedere il mare. L’ha sempre guardato ogni giorno da quando, tornato dalla prigionia, gli si è piantato dentro un grosso trauma. Liberato dal campo, con i suoi compagni ha percorso a piedi per 8 giorni un cammino infinito, convinto ancora di trovarsi all’inferno. Quando i suoi occhi vedono il mare (o il mare riempie i suoi occhi), Salvatore riacquista la vita. Per questa ragione il mare per lui equivale alla vita.

La moglie Luisa gli ha detto di non abbandonarla. Lui le ha promesso che non accadrà. Allora Salvatore si regola così: al mattino presto lascia la casetta vicina al mare, a piedi raggiunge la stazione e in treno arriva fin sotto il paese della residenza di sua moglie, raggiunge la superstrada e si piazza al bivio che porta in collina. Affida al buon cuore di qualche automobilista l’incombenza di recarlo in cima. Fa compagnia a sua moglie per qualche ora, dopo di che affronta il percorso di ritorno.

Sopraggiunto il Covid19 – e appena dopo 3-4 mesi di questa fatica – la moglie di Salvatore muore. Il mese a seguire Salvatore la raggiunge. Le peripezie di Salvatore le abbiamo raccolte noi. Quelle del Presidente del Senato le hanno scritte un paio di giornali.Pare che le cose stiano così: l’onorevole Elisabetta Alberti Casellati, perché presidente del Senato ha residenza a Roma e pertanto dispone di un appartamento a Palazzo Giustiniani, allo scopo di assicurarle costante presenza nella Capitale.

Da maggio 2020 ad oggi ha fatto ricorso ad una specie di auto blu, che però è un aereo, il potente “Falcon 900”, dell’Aeronautica Militare e per 97 volte ha volato sulla rotta Roma-Venezia per raggiungere Padova, sua città d’elezione. In agosto ha cambiato 6 volte rotta, privilegiando la Sardegna. In pratica, niente più che un tragitto casa-lavoro. Qualche deputato ha stimato la spesa per 1 milione di Euro.

Poteva regolarsi altrimenti il Presidente del Senato? Certamente, sì. Intanto poteva utilizzare un aereo di linea che, in quanto a garanzie e sicurezza per contagio non è da meno di un volo di Stato. Allora che cosa è accaduto? Forse un abuso? Nessuno abuso, solo una disposizione scritta a mestiere, una di quelle con l’uscita di sicurezza.

Eccola qui: Il Presidente del Senato, come le altre quattro cariche dello Stato, può utilizzare il volo di Stato senza dover chiedere alcuna autorizzazione in virtù dell’art. 3 del dl n. 98/2011 e di una direttiva del presidente del Consiglio che stabilisce: “ … il trasporto aereo di Stato è sempre disposto in relazione alle finalità di conferire certezze nei tempi e celerità nei trasferimenti per attendere più efficacemente allo svolgimento dei compiti istituzionali e per garantire il livello di sicurezza” (firmato Silvio Berlusconi). Come a voler significare: questo è il pagliaio, è certo che contiene un ago; se avete coraggio, cercatelo.

Noi che amiamo la preziosità del tempo e della vista non muoviamo nessun azzardo. Il Codacons ha promesso di chiedere spiegazioni. Non ci resta che attendere fiduciosi. Nel frattempo una domanda: quando si chiede il pagamento delle tasse necessarie al funzionamento della macchina repubblicana, si getta anche per caso un sguardo alla busta paga del fu cittadino pensionato Salvatore? E, se sì, con quale coraggio si preleva?

Dove immaginare collocato il paese legale che così si comporta? A quale distanza dal paese reale? Possibile che lo status del presidente del Senato possa avere tali e tante garanzie tutelate per legge?

Se ignorassimo, e soprattutto perché non esistessero storie come quelle di Salvatore, certe notizie come questa dell’aereo blu del presidente, farebbero conoscere solo spreco ed esagerazione. Ma quando conosci e poni la prima accanto alla seconda, tristemente sai di toccare l’assurdo.

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