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Ritorna il festival Traiettorie all’insegna della musica americana

Martedì primo giugno, nella suggestiva cornice di Palazzo Cusani, dove ha sede la Casa della Musica di Parma, avrà luogo il primo concerto della XXXI edizione di Traiettorie, Rassegna Internazionale di Musica Moderna e Contemporanea.

E’ una delle principali realtà nazionali ed europee dedicate alla musica moderna e contemporanea, una rassegna concertistica che ha sede nella città di Parma e che ha visto la presenza dei più importanti solisti ed ensemble internazionali.

Ideata e diretta da Martino Traversa e organizzata dalla Fondazione Prometeo, la rassegna è solitamente organizzata nel periodo autunnale ma quest’anno, a fronte della situazione sanitaria e nell’ambito del rinnovato cartellone di Parma Capitale Italiana della Cultura 2020+21, si propone in una formula nuova.

Undici concerti che, concludendosi il quattro novembre, prevedono una pausa nei caldi mesi di luglio e agosto. In questo modo, il festival si presenta articolato in due parti nelle quali protagonista indiscussa sarà la musica americana.

«Questa edizione punta al forte impatto che questi artisti americani hanno sui più giovani volendoli coinvolgere. Oltre la pandemia – afferma Martino Traversa– la cultura è in crisi, da una parte c’è la tradizione classica che va sparendo, perché si fa poco per tutelarla, dall’altra c’è il disimpegno per l’evoluzione della musica classica contemporanea. Bisogna trovare i modi e le forme per non disperdere la ricchezza di questo patrimonio».

Il concerto di apertura è un recital del pianista Emanuele Torquati. Durante la prima parte della rassegna, in cui le note del pianoforte regnano sovrane, vedremo debuttare a «Traiettorie» due solisti: il primo è Davide Cabassi e il secondo è l’olandese Erik Bertsch. E anche quest’anno non poteva mancare l’ensemble in residence alla Fondazione, Ensemble Prometeo diretto da Marco Angius e con la partecipazione del mezzosoprano Katarzyna Otczyk.

Dopo la pausa estiva, il secondo tempo della rassegna inizierà il tre settembre a Teatro Due, con un concerto partecipato a cura di Simone Beneventi, Mirco Ghirardini, Giovanni Mancuso e Flavio Virzì che si impegnerà a interpretare uno dei pezzi fondanti del minimalismo e fra i più influenti del secondo Novecento: «In C» di Terry Riley, con performers reclutati tramite call insieme a un quartetto di percussioni dell’Istituto Superiore di Studi Musicale “Achille Peri” di Reggio Emilia.

Yaron Deutsch, fondatore di Ensemble Nikel, farà della chitarra elettrica la protagonista del suo concerto alla Casa della Musica. A seguire, nel maestoso Teatro Farnese, luogo simbolo della manifestazione, il maestro Irvine Arditti, celebre per il suo violinismo spettacolare, interpreterà brani ad alto tasso virtuosistico.

A questi artisti seguono due ensemble. Il JACK Quartet a Teatro Farnese e Musikfabrik alla Casa della Musica, con un programma che omaggia la musica europea anziché quella americana, che torna con grande forza ed energia attraverso il pianista Emanuele Arciuli; questi non è solo interprete della musica americana ma anche un attento e appassionato studioso.

Infine, Traiettorie si chiude, sempre alla Casa della Musica, giovedì 4 novembre con la consueta proposta di giovani interpreti, scelti fra gli allievi del Conservatorio di Parigi.

Anche quest’anno il programma è di altissimo livello e punta verso il futuro, per favorire la rinascita della cultura del nostro Paese, che da più di un anno arranca a causa della pandemia.

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