Settembre è arrivato, con la ripresa della quotidianità a suon di “to do list” procrastinata a dopo le vacanze. Ed eccola qua la to do list, imperterrita come sempre a dettare i nostri tempi della giornata.
Settembre è simbolicamente anche la fine che precede l’inizio. Con qualche promessa e buon proposito come fosse Capodanno, in realtà è il mese che più di tutti smuove l’animo intorpidito dal relax e che pone nuovi e lungimiranti obiettivi per la nuova stagione.
E’ come se fosse un risveglio dei sensi, in cui tutto può essere, come lo sprint del nostro amatissimo caffè al mattino o lo scatto iniziale di una staffetta. Così inizia questo mese convergente del vecchio e del nuovo.
Personalmente faccio parte di quella enorme fetta di studenti, la cui routine è quella di fare in modo di alzarsi dal letto tentatore e iniziare a mettere in moto gli ingranaggi. Per noi il nuovo è ritrovare la motivazione del nostro percorso messo a dura prova dallo stress digitale della D.a.D. In che modo?
Una sana “beauty routine” non guasta mai davanti lo specchio, magari insieme a qualche frase motivante del tipo “oggi deve essere diverso da ieri” tanto per non cadere nella monotonia degli esami.
Ma questo settembre è anche diverso dagli altri, perché per quanto il mood sia sempre quello di prefissare nuove mete da raggiungere, con noi stessi, con il lavoro, con l’amore, con la palestra o con lo studio, siamo in un momento di ripresa da quello che è stato un anno di chiusura, mentale e fisica, qualcosa che ci ha limitato il pensiero di poter fare determinate cose, vivere esperienze, viaggiare e progettare, perché tutto era ed è ancora in balìa di qualcosa che ha il potere di rovesciare i piani. Un movimento dinamico a cui dobbiamo abituarci, vietata la staticità di pensiero!
Nella Fashion Industry si sta applicando un’azione catartica, un upcycling, una rigenerazione non solo in ambito di sprechi ma anche come gestione delle nuove tempistiche per la moda oggi.
Allora quali sono i buoni propositi della moda? Un approccio sempre più digitale, favorendo la “presenza on line” degli spettatori, essere portatrice di valori collettivi con la nascita di giovani brand che interpretano le esigenze della società, essere autentica e meno patinata.
Anche noi diventiamo sempre più autentici, abbiamo capito il valore di avere priorità, stabilire dei limiti e nuove regole che non guastino il benessere psicofisico. Abbiamo imparato di nuovo a camminare e stiamo di nuovo prendendo la rincorsa per correre più sicuri in questa staffetta di eventi.