Per settimane ha tenuto incollati, alle 18, milioni di italiani davanti alla tv, che manco il Festival di Sanremo. Angelo Borrelli, capo della Protezione Civile, del quale tutti ne ignoravano l’esistenza fino a febbraio, è diventato la nuova star della tv con il suo appuntamento giornaliero, a reti unificate, suo malgrado, e ogni giorno con un ‘ospite’ a sorpresa: l’esperto in campo medico. Talmente popolare da guadagnarsi anche una finestra nei programmi pomeridiani di intrattenimento, dal servizio pubblico alla più popolare Barbare d’Urso, che dallo studio lo chiama ancora Angelo.
Dalla quotidiana conferenza stampa della Protezione Civile è stato un tripudio di appuntamenti giornalieri con l’approfondimento di questo maledetto Covid-19. Si sono aggiunte le conferenze bisettimanali dell’Istituto Superiore di Sanità e del commissario all’emergenza, Domenico Arcuri. Un palinsesto completo con edizioni straordinarie, in diretta da palazzo Chigi, del presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, che ci aggiornava sui nuovi decreti. Share mai raggiunti prima da altri programmi, gente attaccata alla tv per sentire bollettini sui nuovi contagi, decessi, guariti, numero di tamponi, news su cure, vaccini, test sierologici.
I volti noti del piccolo schermo a casa, in quarantena, sostituiti dalle nuove ‘star’ dell’emergenza, dal presidente dell’Istituto Superiore di Sanità, Silvio Brusaferro, all’oramai famoso Franco Locatelli, direttore del consiglio superiore di Sanità. Senza parlare di tutti quei virologi che abbiamo iniziato a conoscere in tv, oscurando il già famoso Roberto Burioni. Ogni programma ha il suo preferito, il suo punto di riferimento nella materia Coronavirus. Il problema è che ognuno dice cose diverse lasciando nello smarrimento il cittadino-telespettatore. Da una settimana Angelo ha ceduto ai numeri: sembrano buoni e andare nelle giusta direzione, talmente buoni da far saltare gli appuntamenti quotidiani dalla Protezione Civile e lasciare alle reti il compito di riempire quel vuoto lasciato nel palinsesto dell’emergenza.