Nei pressi della strada statale 640, che collega Canicattì ad Agrigento, rendeva l’anima a Dio trent’anni fa, il 21 settembre del 1990, il dottor Rosario Livatino, magistrato. Un’auto con a bordo quattro sicari assoldati dalla Stidda, l’organizzazione che contendeva a Cosa Nostra il controllo del territorio agrigentino, lo speronava ferendolo. Il giudice fuggiva poi a piedi nei campi limitrofi, dove veniva raggiunto ed infine giustiziato. Tre anni dopo Karol Woytila…