Ore 17.57 del 23 maggio di ventinove anni fa. L’asfalto dell’autostrada A29 è divelto dall’esplosione di duecento chili di nitrato d’ammonio, tritolo e T4 per mano di Giovanni Brusca. Giovanni Falcone, la moglie e tre uomini di scorta perderanno la vita quel giorno. Il rischio della commemorazione, da quasi trent’anni, è sempre quello di trasformare quelle vittime, e quelle che ad esse si uniranno meno di due mesi dopo nella…