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E poi chi lo porta fuori il cane?

Patologia: impulso compulsivo di portare fuori il cane

Terapia:  tè : “Madame Butterfly “- Libro:  “E poi chi lo porta fuori il cane?” di Edmondo Berselli

Inizio di un’altra giornata #iorestoacasa. Sono le otto e di fronte a me scorrono in una visione inquietante le prossime 16 ore, tutte #iostoacasa. Si accendono, prima ancora del telefonino, dolore, incredulità, panico. Subito dopo sarà la volta di cifre, notizie, notiziari, commenti, racconti.

Cerco di predisporre la mente verso  una “rosselliana” proiezione positiva nei confronti del nuovo giorno e avvio il rituale della colazione. Mi concedo il lusso di scegliere il tè  Madame Butterflay che solitamente riservo alle grandi occasioni per via del gusto, del piacere di apprezzarlo con altri ed anche del costo. Lo devo a tutti quelli che stanno combattendo in un modo o nell’altro, a tutti  gli spiragli di pensiero positivo  che , fra tanta tragedia, dovranno pur esserci. Ecco, Madame Butterfly con i suoi sentori di  rose e violette, la dolcezza, il calore,  il benessere dei suoi sorsi, a patto e condizione di sorvolare sulla tragica storia, è proprio quello che ci vuole.

Sono pronta a godermi questa coccola mattutina e pertanto sorrido compiaciuta ad Akim che è entrato di soppiatto nella cucina, solitamente proibita, e si è steso vicino a me in quella sua posizione, dalla quale niente lo smuove, di assoluto riposo.

Riposo?

Caro Akim, non è più tempo di riposo. Finito il tempo in cui mi strattonavi invano per essere portato fuori. Finito il tempo in cui due volte al giorno erano più  che sufficienti. Finito il tempo in cui ti scoppiava la vescica, ma aspetta che ho da fare.
Smettila di sonnecchiare e sabotare.

Alzati subito Akim che non c’è tempo da perdere. Cappotto sul pigiama, guinzaglio,  e via. Darò diritto ai tuoi diritti: almeno sei pipì al giorno  e non tralasciamo il dovere della popò.

Se vi ritrovate in queste condizioni, niente paura. Un rimedio c’è e finanche a basso costo. Con un click assicuratevi l’ebook di Edmondo Berselli “E poi chi lo porta fuori il cane?” Mettetevi comodi, #ioleggoacasa, e finalmente voi e il vostro Akim ritroverete la giusta dimensione: voi in poltrona, Akim ai vostri piedi. Rilassati tutti e due.

Il libro comincia così “Io non avevo mai avuto un cane, e non avevo nessuna intenzione di averne uno”.  Poi, suo malgrado, è  arrivata Liù e con lei l’occasione per Berselli -nel momento più incerto della sua storia- di affermare quanto può essere intensa la vita, quante avventure  può riservare, quanti cambiamenti radicali può chiedere, quanta riserva di forme  di amore può regalare. Berselli ci insegna che c’è un modo diverso di percepire il tempo, specie se il tempo impazzisce , se il passato appare perduto, il presente indecifrabile, il futuro…- È  questo tempo che divide con la sua labrador. La vita è interrogata nei pochi vocaboli con cui Liù decifra il mondo, nello scambio di sguardi entrambi e diversamente umidi, nel passeggiare legati da un condiviso guinzaglio.

Si, Berselli ci ha regalato proprio un bel racconto e come dice lui possiamo essere certi che “ Il cane produce effetti miracolosi. Rende tutti più buoni, più intelligenti, più sani.”  Ci consente di uscire da casa e dalle nostre paure. Un piccolo breve giro mattina e sera. Ci consente anche di fermarci. Leggere. Pensare. Forse non diventeremo più  buoni, più intelligenti, più altruisti. Ma intanto ci proviamo.

Tè verde Madame Butterfly – temperatura acqua 80^, infusione 3 m. Una o più tazze da sorseggiare pensosamente.

“E poi chi lo porta fuori il cane?”- Edmondo Berselli – ebook.  Leggere lentamente assaporando ogni parola.

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