In questi giorni di reclusione forzata, in cui da traveller addicted sono passata all’esplorazione di ogni angolo della casa, ho pensato ai viaggi pianificati e rinviati e a quelli compiuti. Alla fine, a prescindere dai km percorsi, di ogni esperienza di viaggio oltre alla gioia della scoperta che accompagna ogni partenza, ciò che in assoluto più mi manca è l’incontro dell’altro e della sua anima mediante un sorriso: un’alchimia che abbatte barriere linguistiche, socio-culturali ed economiche. Quello stesso sorriso che il coronavirus ci ha negato obbligandoci all’uso delle mascherine. Per concedermi una gioia al cuore, e ricordarmi, una volta terminata l’emergenza, del potere del sorriso, in sé un gesto semplice e alquanto banale, ho cercato tra le mie foto questi sorrisi. Alcuni sono schivi o rubati, altri ampi e generosi ma sono tutti doni ricevuti dalle persone incontrate. Ogni giornata deve cominciare con un buon caffè e una carica di buon umore.

Il potere del sorriso
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