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Francesco di Paola, il santo della Calabria

Il 4 di maggio rappresenta, per tutti gli abitanti di Paola, la data che sta al centro del calendario. Il giorno in cui San Francesco attraversa le vie antiche e nuove, partendo dal Santuario, dove i luoghi dei miracoli del santo calabrese raccontano vita e amore per il prossimo e per la terra. Percorrendo tutta la città, Francesco rinnova il suo patronato sugli uomini e sui luoghi, e Paola, rappresentando la Calabria e i calabresi, si identifica con il suo cittadino più illustre, l’eremita difensore degli oppressi. Una festa che genera la comunità, tramite il ripetersi dei riti e della processione, sempre antica e nuova, e una comunità che si riconosce nelle dimensioni, tutte sempre presenti e legittime, che rappresentano lo stile con cui ognuno costruisce la festa: quella della fede, personale e spesso poco appariscente in questi giorni; quella della religiosità popolare, con la sua partecipazione che attraversa generazioni e storie di famiglia; quella della festa civile, con i suoi riti laici che si concludono con i “fuochi”, lo spettacolo pirotecnico atteso da tutti.

Se quest’anno il busto di San Francesco non attraverserà la città, non vorrà significare che la capacità di costruire comunità, che è ilcuore della festa, si sia esaurita. Torneranno i giorni in cui i balconi del centro storico di Paola saranno abbelliti dalle coperte ricamate e i petali di fiori scenderanno su Francesco come una benedizione laica. Oggi è il tempo della responsabilità e dell’amore per la vita, per i più deboli e i più indifesi. State a casa, Francesco sicuramente apprezzerà.

Copyright AreaSud/Maurizio Cuzzocrea

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