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Noi che aspettiamo il lieto fine

#ioricomincio accoglie questo che è letteralmente un giorno nuovo con una sensazione di euforia che aveva dimenticato. Dunque Fase 2. Il decreto è stato varato. Conte ce lo ha illustrato. I TG lo hanno ripreso. I giornali vi dedicano pagine doppie.

#ioriparto ha ascoltato, guardato, letto, studiato. Ha indossato un vestito leggero (non si è fatta trovare impreparata questa volta e ha fatto un seppur sommario cambio di stagione), ha ritrovato facilmente le chiavi di casa visto che le aveva già usate, ha la mascherina per ora sul collo come “l’imbecille doppio”, i guanti? No, i guanti (dopo una veloce ripassata) in borsa. All’occorrenza.

#ioesco ha aperto la porta. Aria, rumori, città. Sì, ora può fare veramente ciò che crede. Naturalmente in sicurezza. Meglio dare una ripassatina, comunque, come si fa prima di un esame.

#iostoperuscire torna indietro di qualche passo, ma lascia aperta la porta. Si tratterà di pochi minuti. Prende il giornale, pagina doppia. “Ripartenza: ecco le regole e le distanze”. Gli argomenti sono tutti evidenziati dal colore. Facile individuare ciò che interessa. Si può saltare la premessa. Si può? Gli occhi, aiutati dalle lenti da vicino sono abituati a vedere ingrandito e non sfugge pertanto la scritta “Anziani e persone fragili”. Sollievo. Non ci sono divieti per nessuna categoria (eccezion fatta che le persone anziane o con patologia dovrebbero uscire solo in casi di stretta necessità). #iostobene non si formalizza. E’ allenata, per via di una nutrita schiera di figli nipoti e ulteriori congiunti, a fare un uso equilibrato delle raccomandazioni e pertanto procede.
Ha in programma di prendere per prima cosa un vero caffè al bar: a distanza almeno di un metro da chiunque, probabilmente nel bicchierino di carta, con la mascherina se si entra, da bere fuori e non in prossimità del bar. E per pagare? Mettere i guanti per prendere i soldi, togiere i guanti dopo il resto. E intanto il bicchierino dove lo mette? E i guanti? E la mascherina la può togliere quando beve? #iotuttosommato se lo va a fare in cucina un caffè, che fa prima ed è pure bello caldo.

Riprendiamo dal punto 2 del programma, taglio e piega. Non vorrà andare in giro con lunghe chiome al vento alla sua età né con l’umiliante ricrescita. Giusto per essere precisa riguarda la voce Parrucchieri. E’ sicura #iomifacciobella di non avere qualche decimo di temperatura dovuto magari all’emozione dell’uscita? Il termoscanner all’ingresso del salone non la farà tornare indietro? E poi è certa che Gianni le farà shampoo, taglio, tinta, piega? “La permanenza nel locale è consentita limitatamente alle esigenze”. Le sue non saranno eccessive? “L’operatore indosserà mascherina e visiera protettiva”. Gianni le fa un po’ di paura già di suo con quei 52 denti e quel ciuffo silurante. Potrà reggerne la visione con gli ulteriori aggravi? E poi siamo certi che ha sterilizzato tutto e tutti? Abbiamo assistito precedentemente a manovre di pulizia sospette… #iotuttosommato propende per uno shampoo stasera, e poi su Amazon pubblicizzano quello spray miracoloso per la ricrescita.

Vale la pena di andare direttamente al punto 3. Shopping.
Chissà se da “Eleganza e charme” c’è ancora quel vestitino che aveva adocchiato. E sì che ci Sarà, chi finora è stato in grado di comprarlo? Lo potrà provare in quanto indosserà mascherina, guanti, previo gel igienizzante all’ingresso. Forse Sarà un po’ sconcertante l’immagine di sé che verrà fuori, davanti allo specchio, ma tant’è, la commessa Sarà almeno a 2 metri di distanza e non vedrà granché. Sempre sperando che il vestito non sia stato già provato… niente paura, nel caso Sarà stato sanificato. Sarà. Dopo tutti questi Sarà mi sa che #iotuttosommato ci rinuncia a quel vestito, tanto andiamo incontro all’estate.

#iononmiarrendo ha comunque un piano B che addirittura è più esaltante del piano A. Finalmente potrà rivedere la sua amica Silvia. A patto che non si lascino trasportare dall’affetto e, diononvoglia, cedano ad abbracci e baci, sempre che, se in casa, stiano almeno a due metri di distanza e comunque meglio se con mascherina e guanti, sempre che se vogliono prendere un bel tè tonificante, magari all’aperto, non fingano di dichiararsi conviventi, ma si adattino a un tavolo con il divisorio, sempre che Silvia che è la classica sbadata amicona di tutti, non sia stata superficiale nei comportamenti e pertanto sia passata nella categoria degli untori. Amica/nemica insomma. #iotuttosommato può sempre fare una videochiamata mentre aspetta di sentire come va questa fase 2.

Com’è che la porta di casa è aperta? Meglio chiuderla. #ioperoggirestoacasa può sempre contare su un bel libro. Domani si vedrà.

Consiglio di lettura: se avete seguito seriamente il lockdown, se rischiate di pensare che non era poi tanto male, se la fase 2 vi sembra un percorso ad ostacoli, se fate un passo avanti e uno indietro, se vi siete un po’ persi d’animo, leggete quello che volete ma NON leggete Bartleby lo scrivano, di Melville. Non vi fate allettare dal suo I would prefer not to. Non lo raggiungete nel suo rifiuto di fare alcunché oltre il lavoro di copista. Non vi alienate dalla società rinchiudendovi, lui nel suo ufficio, voi nella vostra casa. Non vi trincerate dietro “Preferirei non fare cambiamenti”. Anche se non avete letto questo imprevedibile breve libro di Melville, non vi sarà difficile immaginare come andrà a finire. Non fa per noi che in tutto questo tempo non facciamo altro che aspettare il lieto fine.

Patologia: tendenza sindrome della capanna
Terapia: tè Tonificant breakfast – Tè verde corroborante, da bere all’aperto e in compagnia possibilmente non di congiunti
Controindicazione di lettura: Bartleby lo scrivano, di Herman Melville. Rimandare la lettura a epidemia finita.

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