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Lezione di teologia

Normale routine:  io svuoto la lavastoviglie e lui mi aiuta… fa  “i servizietti”. Mette a posto le posate, con rocambolesca abilità afferra bicchieri che magicamente e soprattutto indenni raggiungono il loro ripiano, apre e chiude cassetti. E intanto si conversa.
Sei bravo a fare i servizietti. Come hai fatto ad imparare?
Mi hanno fatto bravo.
Chi ti ha fatto bravo?
Chi mi ha creato.
E chi ti ha creato?
Quelli forti, non umani. Quelli che hanno i superpoteri.
No, Francesco, ti ha creato Dio.
Dio? E chi è Dio?
Vuoto, abisso, silenzio. Cerco disperatamente una risposta semplice, esauriente e veritiera mentre Francesco mi guarda interrogativamente.
La mente è un buco nero dove ogni parola plausibile viene inghiottita.
Nonna, mi scuote con la manina Francesco, ehi, Nonna, ti sei addormentata?
In effetti a questo punto preferirei fare un sonnellino e risvegliarmi quando Francesco invece di quattro ne avrà ventiquattro anni. Ma ho paura che un pisolino così lungo e soprattutto il risveglio non mi siano consentiti.
Nonna, chi è Dio che mi ha creato? In quale serie si trova?
No, non è in una serie, è dappertutto.
Dappertutto dappertutto? In cielo, in mare?
Sì, e fin qui scivola abbastanza liscio.
In questa casa? Nella mia stanza? A casa di Iaia?
Lo spazio si restringe, ma siamo ancora nell’ambito delle possibilità.
A questo punto comincia a guardarsi attorno: nel buco del lavandino?
Sì, potrebbe.
Voglio vederlo allora e in men che non si dica trascina una sedia vicino al lavello, vi salta su e guarda nello scarico sporgendosi pericolosamente. Lo trattengo per la maglietta.
Ma se fai scorrere l’acqua non puoi vederlo, rispondo al suo sguardo incredulo.
Negli artigli di un  velociraptor?
Sempre più difficile. Accendo la caffettiera elettrica, ho bisogno impellente di un caffè.
Dappertutto significa dappertutto, tronco categoricamente, solo che è invisibile.
Ma non vale. C’è già Superpigiamino che è invisibile.
Superpigiamino è un personaggio inventato. Dio è vero.
Vero come le persone vere o vero come Babbo Natale, nonno Enzo in cielo, la fatina dei denti?
Come tutti questi ed anche di più, ma in modo diverso.
E che lavoro fa?
Crea. Gli uomini, gli animali, gli alberi, il sole, il mare…tutto insomma. E li ama.
Che figo questo Dio!
 
Patologia: difficoltà ad arrampicarsi sugli specchi.
Terapia: lettura del nuovo Messale (potrebbe sorprenderci con qualche inedito attributo di Dio) e invece del tè una bella tazza di caffè espresso per acutizzare la mente.

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