Sul MES si sono spesi fiumi di inchiostro, reali e virtuali. Tutto è chiaro e poco opinabile. Oggettivo e semplice. Tutti hanno il diritto di ritenere utile farne uso oppure no. I non addetti ai lavori possono anche credere in buona fede alle bufale o diffonderle in malafede. Il Capo di Governo di un Paese UE no! Un Capo di Governo non può dire “il MES ha brutta fama, ricordiamoci la Grecia”, perché, a differenza della gente comune, “non può non sapere” che la Grecia era arrivata ad un rapporto deficit/PIL del 15%, non riusciva più a pagare gli stipendi, aveva truccato i bilanci frodando gli altri Paesi dell’UE (Italia compresa, visto che siamo contribuenti netti come tutti i giorni ricordiamo alla “matrigna” UE), la gente andava agli sportelli per prelevare il denaro e non ce n’era più. Una concreta e tragica rappresentazione del noto episodio del film di Mary Poppins.
Chissà perché Conte non dice che il MES ha salvato il Portogallo, Cipro, l’Irlanda e la Spagna. E, guarda caso, il Ministro dell’economia del Portogallo (socialista) è lo stesso che oggi presiede l’Ecofin e che ha proposto la linea senza condizionalità del MES per le spese dirette e indirette in campo sanitario. Si poteva salvare la Grecia spendendo meno? Potremmo discutere all’infinito se la Grecia poteva continuare sulla strada del fallimento oppure se sia stata salvata. Forse Venezuelani o Argentini ci potrebbero spiegare che cosa significa avere o non avere meccanismi condivisi di “salvataggio” con altri Stati. O forse ce lo potrebbero spiegare quei 300.000 italiani che sottoscrissero bond islandesi e che mai furono ripagati. Certo, la famosa “troika” declinò una cura severa, almeno pari agli sprechi della gestione precedente, ma Tsipras salvò la Grecia e la destra – che aveva creato il casino con Karamanlis – è tornata al potere. Questi paradossi dimostrano ai neo fautori dei nuovi autocrati del mondo (cinesi e russi in testa) che cosa sia la democrazia! Ma Conte dimentica o, ahinoi, forse non sa.
D’altra parte cosa volete pretendere da questo “Fregoli” della politica, che sbeffeggia il suo Ministro dell’economia e riesce pure ad ottenere delle scuse da una delle poche ingenue che siano cresciute alla scuola della CDU tedesca, una a cui non hanno ancora spiegato che ci sono nel mondo dei “furbetti” che utilizzano strumentalmente anche comportamenti importanti e dignitosi come le scuse, per poi dire “l’Europa ci ha lasciato soli”. Lo dice lui, non noi, che dovrebbe sapere che le uniche decisioni vere che stanno tenendo in piedi l’Italia sono il maggior deficit concordato a Bruxelles (perché tutte le spese sin qui sostenute sono coperte dal maggior deficit) e gli acquisti di nostri titoli di Stato da parte della BCE. Se l’Italia di Conte dovesse andare sul “mercato” a vendere i suoi titoli senza l’ombrello della BCE, li pagheremmo – senza troika – peggio di quanto pagava la Grecia con la Troika! Questa è la verità! Che la politica sa, il Governo sa, le opposizioni sanno, ma non lo possono dire, perché da quasi 10 anni destra, sinistra e populisti pentastellati non dicono la verità agli Italiani.
A Conte non interessano le rassicurazioni degli altri Capi di governo o il parere di persone al cui cospetto uno come lui dovrebbe solo mostrare rispetto. Tacendo! Si fida solo quello che gli dicono Di Maio, Di Battista, la Taverna, Crimi, la Lezzi, questo complesso circense nelle cui mani siamo finiti “per fermare Salvini” (che avremmo fermato comunque, ma non voglio qui riaprire questo capitolo). E intanto continua questa scellerata gestione dell’emergenza in cui dal Premier, da due mesi, non viene alcuna idea che non sia “state a casa”, cosa che anche un bambino di prima elementare avrebbe saputo dire. E continua la danza dei provvedimenti contrastanti tra Stato e Regioni, con Presidenti di regione che fanno quello che vogliono e il Governo centrale che dimentica anche i fondamentali del diritto sanitario italiano in cui , anche senza modificare la Costituzione, i principi di “supremazia” del Governo centrale sono già scritti. Ma bisognerebbe conoscerli…