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Sono Danilo, uno che anche dopo il 4 maggio resterà costretto all’immobilità

Sono Danilo, uno dei tanti costretto all’immobilità. Ci ritroviamo a stare chiusi in casa a subire la fobia collettiva della paura “del contatto”, paura uno contatto zero, temo un forte decremento delle nascite!
La nostra pazienza è messa alla prova da continui aggiornamenti di informazioni sempre più discordanti, molte delle quali per me incomprensibili, neanche i pareri scientifici sono univoci! Neanche sapevo che esistessero tanti virologi di fama internazionale, ma soprattutto non sapevo che esistessero tante scuole di pensiero. Io sempre più confuso rasento la follia, o è folle ciò che sento?

Dobbiamo far cambiare l’aria dentro le nostre case, ma camminare per strada con le mascherine (per inciso concordo nell’indossarle nei luoghi chiusi, se non altro per rispetto verso gli altri!). Come tante famiglie numerose ci sediamo a tavola in sei, ma dobbiamo uscire come se vivessimo da soli. I bambini devono uscire accompagnati da un solo genitore, proprio ora che hanno la fortuna di goderseli tutti e due!

Nelle nostre case la giornata scorre serena: il buongiorno inizia con una salutare igienizzazione, prosegue con indossare mascherina e guanti per uscire a fare la spesa, mettersi in fila, dopo tre ore tornare, obbligo di nuova igienizzazione, salvo non avere urgenti necessità, piazzarsi nuovamente davanti la tv a oltranza a stordirsi fino all’ora di cena. Dopo due mesi di questa serenità temo che pochissimi rimarranno perfettamente sani di mente. Non è facile convivere per un tempo così prolungato con le paure, le incertezze, le difficoltà che si aggiungono giorno dopo giorno, e che le istituzioni non contribuiscono a lenire, annunci uno risultati zero, o zero virgola qualcosa.

Io fra i tanti mi reputo fortunato, con immensa sincerità vi confesso che mi sembra poco onesto lamentarmi, se penso alle difficoltà che tante famiglie stanno attraversando. Ogni giorno alla nostra tavola non manca il necessario, la mia nonna (quasi novantenne, che dorme nella stanza accanto alla mia) gode di ottima salute, allieta continuamente i miei timpani con le canzoni del Trio Lescano e, ciononostante, questo è per me motivo di gioia. Sono Danilo uno che comunque anche dopo il 4 maggio resterà costretto all’immobilità.

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