Un piccolo, invisibile virus ha improvvisamente cambiato le nostre vite. Ci ha isolato e ci ha allontanato,privandoci del contatto delle persone care ed amate. Piccolo ma potente, ci ha ricordato, con forza, l’esistenza di limiti e fragilità che pensavamo di avere ormai cancellato. Ha ridotto il nostro spazio fino alla misura delle nostre case, così che l’orizzonte è diventato per noi un’immagine incorniciata da porte e finestre. Il tempo degli uomini, il nostro tempo, è diventato quello dell’attesa.
Diversamente, la Natura, non si è fermata. Pian piano, ha riempito il silenzio di quei luoghi lasciati vuoti dalle persone. Quasi spinta dalla necessità di prendere una pausa dal genere umano, ci ha tenuti occupati a cercare di sopravvivere. Lo ha fatto per rifiatare un po’, in un tempo ed in uno spazio in cui gli umani non sono ammessi: “no humans allowed”.