Dalle due alle tre mi sono rigirata fra le lenzuola sperando che il sonno ritornasse. Sono ricorsa ai classici tentativi di conciliarlo. Ho contato pecore, mucche, tori, ma gli unici numeri che registravo erano quelli dei positivi, dei morti, dei degenti in terapia intensiva. Ho cercato visioni serene, ma l’unica visione era quella del bitorzoluto Coronavirus. Ho provato il “respiro consapevole” secondo il diktat della mia amica buddista, ma l’immediata…
Pubblicati da “Nada Roberti”
Calabrese di 73 anni durante i quali si è impegnata, a realizzare una bella e numerosa famiglia, a seguire numerosissimi studenti, a condividere amicizie, a cercare di decifrare il tempo in cui vive, a leggere moltissimi libri accompagnati da altrettante tazze di tè