Quando un personaggio politicamente divisivo come Beppe Grillo parla, si scatenano le tifoserie: visionario illuminato o pericoloso sovversivo, una specie di derby. Reazioni tribali, scontri tra ultrà, barricate: le repliche alla sua sparata sul sorteggio dei parlamentari e verso chi ha cercato di comprenderne le origini confermano che la nostra democrazia arranca. Si scambiano i sintomi del malessere con le sue cause. Quando invece, di fronte a provocazioni così conclamate,…